
Proroga del versamento secondo acconto 2023
Il D.L. 18 ottobre 2023, n. 145, di accompagnamento alla Legge di Bilancio 2024, in vigore dal 19 ottobre 2023 e da convertire entro il 17 dicembre 2023, all’art. 4 prevede per i contribuenti la possibilità di effettuare il versamento del secondo acconto IRPEF 2023 entro il 16 gennaio 2024 (invece dell’originaria scadenza del 30 novembre 2023).
Rientrano nel posticipo del versamento/rateizzazione anche le imposte sostitutive IRPEF, come la cedolare secca, imposte emergenti dal quadro LM (contribuenti in regime forfetario, di vantaggio), IVIE, IVAFE.
Chi sono i contribuenti che possono usufruire di tale proroga del versamento:
- in possesso di partita IVA,
- che esercitano l’attività in forma individuale (d’impresa, artisti e professionisti),
- e che nell’anno 2022 hanno realizzato ricavi o compensi di importo non superiore a 170.000 euro.
Il contribuente potrà dunque rateizzare l’acconto dovuto fino a 5 rate mensili: la prima scadenza è fissata al 16 gennaio 2024 e le rate successive dovranno essere versate entro il 16 dei mesi successivi, fino a maggio.
Le Scadenze del Versamento
Le scadenze di versamento potranno quindi essere:
- 16 gennaio 2024, se si versa in un’unica soluzione;
- 16 gennaio 2024, 16 febbraio 2024, 18 marzo 2024, 16 aprile 2024 e 16 maggio 2024, se si opta per le 5 rate (con interessi nella misura dello 0,33% mensile).
Resta confermata al 30 novembre 2023 la scadenza del versamento dei contributi previdenziali dovuti dagli artigiani e commercianti per la quota eccedente il minimale, come pure i contributi dovuti dai soggetti iscritti alla gestione separata e alle singole Casse Previdenziali autonome.
Attualmente sembrerebbero esclusi dal maggior termine anche i soci di società e associazioni il cui reddito viene imputato per trasparenza, con o senza partita IVA. La norma, nella sua formulazione attuale, non prevede però che l’esercizio dell’attività individuale debba essere “esclusivo” e pertanto si ritiene che possano beneficiare della proroga i contribuenti che, pur essendo soci di società di persone o associazioni professionali o società di capitali “trasparenti”, rispettino i requisiti indicati in premessa (e quindi siano titolari di partita IVA individuale con ricavi 2022 non superiori a 170.000 euro).
Tale modalità tuttavia deve considerarsi transitoria in quanto vale per il solo periodo d’imposta 2023.
Come ci comportiamo con i clienti e con la proroga?
il nostro Studio procederà ad inviare ai clienti i modelli F24 entro la consueta scadenza del 30 novembre 2023.
Qualora voleste usufruire della proroga, Vi invitiamo a prendere contatti con il nostro Studio.
Siamo a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cosa succede a chi rimne fuori dalla proroga?
Visita e consulta l’articolo del quotidiano MySolution –> cicca qui